Da residenza della nobiltà sabauda in epoca barocca a sede degli uffici di una manifattura tessile alla fine dell’Ottocento, da luogo testimone degli Anni di Piombo alla fine del secolo scorso a porta sull’Oriente dal 2008, l’edificio che ospita il MAO ha vissuto e riflesso come un microcosmo i grandi cambiamenti che hanno coinvolto la città e il territorio.
Ripercorrere la storia di questo edificio, tanto rappresentativo quanto poco appariscente, significa radicare ancora più saldamente la presenza del Museo nella trama e nella vita della città.
Le collezioni del MAO consistono di quasi 2300 opere. Esse coprono un arco temporale che parte dal Neolitico e arriva fino agli inizi del secolo scorso. A queste si aggiungono più di 1400 reperti di scavo di periodo pre-islamico provenienti dagli scavi iracheni di Seleucia e Coche.